Il Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Ostuni ha sequestrato in contrada Sardella, in agro di Ceglie Messapica, un’area dell’estensione di circa 2300 mq adibita a canile. Sull’area in questione, interessata in precedenza da uliveto, erano state edificate diverse opere murarie, risultate abusive perché costruite in assenza delle prescritte autorizzazioni.
Come i Forestali hanno avuto modo di accertare, nel corso degli anni era stata infatti realizzata nella zona una complessa struttura in muratura, con tanto di impianto di impianto elettrico e di sistema di canalizzazione delle acque di dilavamento collegato a due fosse imhoff; il tutto in assenza di qualsiasi autorizzazione a costruire.
Attorno a detto complesso, che comprende all’attualità ricoveri per cani, recinti, un locale adibito ad ufficio e strutture realizzate con diverse tipologie di materiali (fra i quali anche l’eternit), era inoltre stata realizzata un’alta recinzione in rete metallica, nonché la piantumazione di vegetazione che occultava all’esterno le opere edili adibite al ricovero dei cani.
Dalle indagini effettuate è risultato poi che detto canile, che al momento dell’irruzione dei Forestali ospitava circa 30 cani delle razze Volpino italiano e Corso, era utilizzato da un allevamento riconosciuto dall’E.N.C.I. (Ente Nazionale Cinofilia Italiana).
Se a carico dei cani non è stato riscontrato niente che fosse riconducibile al reato di maltrattamento animali (i cani erano ben nutriti e privi di patologie evidenti), sono state accertate sia la realizzazione di opere in assenza del permesso di costruire, in violazione al D.P.R. 380/2001 (Testo Unico per l’Edilizia), che gravi irregolarità delle dichiarazioni rilasciate in sede di presentazione della cosiddetta S.C.I.A. (“Segnalazione Certificata di Inizio Attività”, che ai sensi della L 241/90 permette alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva).
Per questi motivi, dopo aver provveduto al ricovero dei cani in un’altra sistemazione, i Forestali hanno sequestrato l’intera area e deferite all’Autorità Giudiziaria 3 persone (la proprietaria del terreno P.L. di anni 38, il conduttore A.A. di anni 43 ed il Tecnico S.B. di anni 50, tutti di San Michele Salentino – BR -). Per tutti vale l’accusa per la violazione alle norme del Testo Unico per l’Edilizia; il professionista è indagato anche per falso.
Ulteriori indagini saranno effettuate in merito alla conduzione del canile in questione.
Il Corpo Forestale dello Stato non abbassa la guardia, ma procede nella sua attività quotidiana di prevenzione e contrasto ai reati ambientali ed agroalimentari, in tutela dell’ambiente, degli animali e dell’uomo.