Ceglie: ‘I simboli e i segni’: mercoledì presentazione del foto-libro di Angela Brucoli

copertina libro Brucoli
copertina libro Brucoli

locandina_BrucoliUn viaggio per (ri)scoprire i luoghi delle origini e ritrovare la propria identità sviluppando, attraverso le immagini, il senso di appartenenza alla propria terra. Un itinerario altamente suggestivo, quello che propone la fotografa Angela Brucoli nel suo fotolibro “I simboli e i segni – Omaggio alla Puglia” (Favia editrice), che sarà presentato mercoledì 16 aprile, in biblioteca comunale a Ceglie. Un omaggio appassionato alla “sua” Puglia, ritratta nelle sue peculiarità più rappresentative: la pietra, i colori, i volti, i paesaggi, i riflessi della storia sulle bianche pareti di calce, le tradizioni, i riti, persino i profumi e i sapori. Un vero e proprio atto d’amore nei confronti di una terra in cui proprio i simboli e i segni costituiscono gli elementi che contraddistinguono i luoghi, la loro cultura, i loro popoli. 

 Non valorizzali o cancellarli significa allontanare ogni individuo dalle proprie origini e dalla propria storia – scrive nella prefazione del suo foto-libro Angela Brucoli, autrice anche dei testi che accompagnano le opere fotografiche contenute nel volume – Mantenere viva l’identità, partendo da ogni singolo individuo è assegnare a quel territorio, a quella cultura, a quel popolo, i valori supremi dell’opera d’arte: originalità, autenticità, unicità. L’opera d’arte è l’espressione di una voce, di un sentimento, di un pensiero, di un’epoca. E’ l’espressione dell’Essere libero“.

 E le fotografie di Angela Brucoli – sottolinea Luciana Galli nella presentazione del libro – sono segni della gioia: i pomodori messi a seccare, le frise e il pane del forno; i segni della tradizione: le processioni, le casse armoniche e gli ottoni; i segni del lavoro: i rosoni delle chiese, opera di scultori e scalpellini; i segni della storia: il medioevo delle cattedrali, i castelli e le pietre arcaiche; i segni del paesaggio: i monumenti rurali e i conci dei muretti a secco“.

 Un racconto che ha inizio dal momento del rientro in Italia di Angela Brucoli, dopo circa sei anni trascorsi viaggiando per il mondo e fotografando, soprattutto nelle terre del Sud America. Un viaggio che segna il ritorno a casa di una grande artista, pronta a cogliere quel valore antico, ancestrale, primitivo, eterno della nostra terra. 

Mercoledì sarà inaugurata anche la mostra delle foto che compongono il libro della Brucoli, rassegna che resterà allestita sino al 30 aprile.