Il sindaco di Cisternino, Donato Baccaro, torna a intervenire sulla questione relativa alla gestione dell’iter progettuale della “strada dei colli”, l’opera che da alcuni anni fa discutere maggioranze e opposizioni e che giace incompleta a cavallo dei territori di Cisternino e Ostuni in attesa di completamento.
“Tanto è stato detto e scritto sulla vicenda della cosiddetta Strada dei Colli e grande è stata la disinformazione e la confusione che si sono create attorno alla questione, in virtù delle istanze mosse dagli interessi di pochi e non dell’intera comunità – scrive in una nota il primo cittadino di Ostuni – Mi sembra doveroso, allora, fare un salto all’indietro nel tempo e partire dalla comunicazione che il 26.11.2012 inoltrai al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ed agli uffici competenti dello stesso Ente.
Comunicazione nella quale richiedevo indicazioni ed indirizzi amministrativi inerenti la procedura stessa nella prospettiva di una possibile rivisitazione progettuale con particolare riguardo alla rimodulazione della piattaforma stradale che tenesse conto delle particolari condizioni locali, ambientali e paesaggistiche in conformità alla configurazione minima prevista dal Codice della strada e di tutte le norme ministeriali propedeutiche all’adeguamento del tracciato in funzione di una migliorata viabilità e relativa fruizione del paesaggio.
Il 15 aprile 2013 – continua Baccaro – la Regione rispondeva suggerendo di rimodulare la piattaforma stradale introducendo soluzioni innovative che rendessero l’infrastruttura compatibile con le finalità di tutela paesaggistica dei luoghi ed ottenere in tal modo il Parere di Compatibilità Paesaggistica eventualmente anche in deroga. Non una bocciatura, dunque, ma indicazioni da noi successivamente trasmesse allo Studio di progettazione per una rivisitazione del progetto stesso.
Nella sua nota, il sindaco Baccaro esprime le sue precisazioni in merito ad alcuni punti:
– Non siamo di fronte ad una nuova strada che “spaccherebbe” la Valle d’Itria, bensì all’allargamento di una strada comunale esistente e la cui progettazione, a differenza del vecchio tracciato, rispetta l’orografia del territorio. Va anche precisato che l’allargamento previsto interessa una fascia di soli 5 chilometri;
– L’opera non darà origine alla distruzione di un migliaio di alberi secolari, ma soltanto al reimpianto di circa 200 piante, la maggior parte delle quali non secolari;
– In virtù della delicatezza del territorio abbiamo anche chiesto una deroga al dimensionamento della strada, già complessivamente contenuta nei 6.50 m. oltre le banchine laterali. Al riguardo è opportuno anche precisare che la strada in alcuni punti non necessita di ulteriori allargamenti
Ci siamo anche confrontati nuovamente, in modo informale, con gli Enti regionali per rivedere alcune criticità e rendere l’opera compatibile con il territorio e con l’ambiente. Certamente un buon amministratore deve ascoltare i cittadini, ma alla fine – conclude Baccaro – deve anche fare delle scelte che vadano in direzione del bene della comunità e non già delle esigenze di pochi”.