«Le aziende pugliesi devono continuare ad essere parte integrante di Leonardo. Anche la Cmc».
Al termine del vertice che si è svolto ieri a Bari, convocato dalla task force della regione Puglia sul futuro dello stabilimento di Carovigno, è emersa da parte di istituzioni, sindacati e proprietà la richiesta al gruppo leader del settore aerospaziale italiano, di mantenere una produzione costante nell’intero territorio a tutela dei livelli occupazionali.
Un’istanza che si lega principalmente all’incontro che giovedì 19 dicembre l’amministratore delegato di Cmc, Alfonso Centuori avrà, con Leonardo Corporate e quindi con le due divisioni, elicotteri e velivoli, dove potrebbero emergere anche possibilità in merito a nuove commesse per produzioni destinate a Boeing, da realizzare a Carovigno. Al termine di questo confronto i vertici dell’azienda brindisina sottoporranno alle istituzioni regionali ed ai sindacati l’esito di queste trattative.
Sarà questo, quindi, uno degli snodi fondamentali della vicenda, come emerso anche ieri a Bari nel corso del vertice alla quale hanno preso parte diverse sigle sindacati, la regione Puglia con il presidente della task Force Leo Caroli e lo stesso Centuori in video-conferenza dalla Polonia. Anche ieri i vertici dell’azienda brindisina, intanto, hanno comunque escluso una possibile delocalizzazione nello stesso territorio polacco della produzione ora in corso a Carovigno. La Cmc ha uno stabilimento di sua proprietà in Polonia funzionale a quelle che sono le richieste che pervengono dagli stabilimenti di Leonardo nello stessa nazione. Intanto, però, Centuori al termine del vertice di ieri ha voluto porre l’accento su alcune questioni emerse.
«L’incontro è stato propositivo. Le parti hanno voluto avere rassicurazioni sulla strategia dell’azienda verso Leonardo. Ci rivedremo tra circa 30 giorni a gennaio, quando io – spiega l’amministratore delegato di Cmc- avrò fatto già l’incontro con Leonardo con le due divisioni, elicotteri e velivoli, e speriamo di avere notizie positive da condividere». Centuori sottolinea un altro aspetto: «Regione e sindacati sono vicine all’azienda e lasciano lo spazio operativo per poter operare secondo quelle che sono le libere dinamiche del mercato. Ovviamente sono tutti attenti per quello che succede in Puglia, e quelle che saranno le intenzioni ed i programmi di Leonardo per questa regione. Siamo diventati nostro malgrado una specie di cartina tornasole».
Tra i partecipanti anche Angelo Leo, della Fiom Cgil. «La proprietà, con l’ingegnere Alfonso Centuori, ha comunicato che solo dopo l’ appuntamento del 19 dicembre, sarà nella condizione di rassicurare lavoratori e organizzazioni sindacali sulla prosecuzione delle attività lavorative – afferma Leo- e la conseguente fuoriuscita dalla cassa integrazione che coinvolge tutti i 50 dipendenti della Cmc». Il sindacato conferma che seguirà da vicino l’intera situazione. «Entro un mese la task Force riconvocherà le parti: la Fiom pur augurandosi un possibile positivo riscontro ha tuttavia stigmatizzato – conclude la nota- l’ansia e la preoccupazione dei lavoratori per il trasferimento della linea di montaggio in Polonia, anche se la proprietà continua a dichiarare che non si tratta di delocalizzazione».