
“Intanto non bisogna dimenticare che la zona individuata, al confine con San Vito dei Normanni – spiega De Biasi – è abitata e di villeggiatura, un dettaglio che non può essere sottovalutato, né liquidato con indifferenza. Poi non esiste uno studio di fattibilità, peraltro trattandosi di un’area agricola; i liquami rischiano di finire in un impianto di depurazione che non funziona e che la condotta dell’impianto di compostaggio è comunque lontana da quello di depurazione. Almeno su questi dettagli crediamo sia urgente un confronto nel merito”.
Che fare, dunque? “Direi che la prima mossa è evitare contenzioso che certamente si scatenerebbe nel caso in cui il Consiglio comunale approvasse il provvedimento – dice De Biasi – il che vorrebbe dire tempo e denaro sprecato. Molto meglio sedersi a tavolino e studiare una soluzione anche con i Comuni vicini. Che l’impianto si debba fare è evidente, perché quello dei rifiuti è un problema concreto che riguarda tutta l’Italia, non solo il Brindisino, ma abbiamo il dovere di individuare una zona che risolva la questione senza danneggiare nessuno in particolare”.
Franco De Biasi