Pugliese e piemontese, friuliano e siciliano, emiliano e sardo… dal Nord al Sud dell’Italia, passando per le isole sono migliaia i dialetti italiani parlati nella nostra penisola. E ognuno ha il suo idioma, il suo accento, il suo lessico. Persino la lingua italiana, in origine, era un dialetto.

Un patrimonio in estinzione, dove ogni termine ha una sua precisa sfumatura, che porta con se tradizione, storia, cultura e identità ma che, nell’era della globalizzazione, rischiamo di dimenticare. Una ricchezza linguistica che caratterizza fortemente la nostra Italia, annoverata come il paese europeo che ha più dialetti.

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Per custodire l’importanza dei dialetti e delle lingue locali anche il Comune di Martina Franca – Assessorato alle Attività Culturali partecipa alla “Giornata Mondiale dei Dialetti e delle lingue locali” con l’iniziativa “I vecchi luoghi dei martinesi” per preservare i toponimi caratteristici di spazi urbani e rurali tanto cari ai martinesi e per valorizzare le numerose ricerche storiche prodotte da studiosi e cultori del dialetto martinese.

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L’attenzione sul dialetto di Martina negli ultimi anni è cresciuta attraverso diverse iniziative di associazioni culturali che durante i vari periodi dell’anno, spesso con il sostegno dell’Amministrazione, curano animazioni musicali, poetiche, teatrali legati all’idioma locale contribuendo notevolmente alla conservazione di questo patrimonio.

L’evento si svolgerà sabato 17 gennaio, alle ore 18.00, nella Sala Consiliare di Palazzo Ducale dove sono previsti gli interventi di Giuseppe Gaetano Marangi, autore de “La parlata dei martinesi”, lo storico Giovanni Liuzzi, e l’assessore alle Attività Culturali, Antonio Scialpi.

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