Isabella Vitale, mala gestione di alcuni settori da parte dell’amministrazione

municipio ceglie messapica
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Isabella Vitale, mala gestione di alcuni settori da parte dell’amministrazione

Sabato 30 luglio 2022 come voi sapete c’è stato l’ultimo Consiglio Comunale prima della pausa estiva. Durante il Consiglio Comunale come consigliere comunale del movimento che rappresento ho posto l’attenzione, ho chiesto al Sindaco di spiegarci, ancora una volta, i motivi per il quale la città continua ad essere così sporca, considerato che ogni anno puntualmente nei mesi estivi vengono fatti i contratti con i servizi aggiuntivi, ma nonostante i servizi aggiuntivi e il costo della Tari, fra l’altro aumentato a dismisura nelle campagne, sul territorio si continua ad avere un disservizio elevato.

Infatti continuano le segnalazioni dei cittadini con le campagne inondate di spazzatura, con cassonetti completamente rotti, dove è persino difficile confluire la propria spazzatura. Ho sottolineato anche al Sindaco che vi è l’abbandono di molte aree comunali che sono delle discariche a cielo aperto e che come è accaduto il 26 luglio 2022 possono trasformarsi in un pericolo per la città (vedi inquinamento), ma anche per le attività economiche (sono andate distrutte alcune serre di una attività adiacente la zona del rogo). Il Sindaco in consiglio comunale ha detto che riceve i complimenti per quanto la città è pulita, probabilmente io non guardo dove guarda lui. Qualche giorno fa per sincerarmi che non dicevo idiozie, ho passeggiato nelle strade del centro urbano, nella piazza principale e ho avuto conferma di quello che ho detto in Consiglio Comunale. Le chianche, che hanno perso anche loro lustro, sono imbrattate dallo scolo delle buste della spazzatura, perché purtroppo o per fortuna gli esercizi commerciali sono tantissimi e quindi tantissima è anche la spazzatura da ritirare. Ragion per cui chiedevo quanti lavaggi della piazza e delle strade adiacenti sono stati previsti. Al 30 luglio 2022 non vi era ancora la programmazione dei lavaggi. Ancora adesso mentre scrivo non è dato sapere.

Lo scempio si verifica anche e soprattutto nelle campagne, che è risaputo accoglie migliaia di turisti stranieri. I cassonetti sono strapieni di spazzatura; dicono che la spazzatura non sia soltanto dei cittadini cegliesi ma che addirittura ci sono persone che partono dai paesi limitrofi per venire a buttare la spazzatura nei nostri cassonetti. A me personalmente questa cosa mi sa di incredibile, perché già l’idea di trasportare le buste della spazzatura nella auto di per sé mi infastidisce, figuriamoci se mi venisse mai in mente di partire da un paese per andare a buttare la spazzatura in un altro paese. Ma se così fosse, a questo punto e a maggior ragione dovrebbero essere attivate le fototrappole.

All’indomani del Consiglio Comunale mi sono preoccupata di protocollare l’ennesima interrogazione con la quale chiedo di conoscere dove sono installate le foto trappole, il nome di chi le controlla, chi esamina i documenti e soprattutto quante multe vengono elevate anche perché è bene sapere a questo punto quanto incassa il Comune dalle multe. Durante il Consiglio Comunale è emerso altresì un altro serio problema, sollevato dal consigliere comunale Piero Piccoli, e cioè la situazione dell’ufficio urbanistico. Un ufficio praticamente paralizzato con centinaia di pratiche in attesa di essere esaminate, questo produce una ricaduta gravissima sull’economia del territorio, attese le molteplici ristrutturazioni e sanatorie. Anche in questo caso il Sindaco ci ha tenuto a sottolineare che l’ufficio urbanistico funziona perfettamente, che ha come responsabile una dirigente che in quanto madre lavoratrice usufruisce dei diritti previsti per legge. La verità è che quell’ufficio già dai tempi dell’amministrazione Caroli ha grossi problemi di organizzazione e magari di organico. Fra l’altro questo Ufficio l’anno scorso ha subito il problema dell’allontanamento del Dirigente Capo Area, il quale riammesso in servizio, sempre su disposizione della magistratura, ben avrebbe potuto essere riassegnato a quell’area, atteso che il Sindaco nutre nei confronti del Dirigente così tanta stima e considerazione da assegnarlo ad una nuova ed appena istituita area. Infatti il Comune di Ceglie Messapica con appena 19.000 abitanti ha ben 8 aree amministrative, con dipendenti assegnati al 50% a due aree diverse. Insomma un modello organizzativo da esportare!!!

Ma tornando all’ufficio urbanistico, durante il consiglio comunale del dicembre 2021 il consigliere comunale di maggioranza Giovanni Argentiero ebbe ad elogiare il dirigente a tempo determinato, ing. Mastro, arrivato da Villa Castelli, che in sei mesi pare che avesse azzerato l’arretrato dell’ufficio urbanistico. Mastro è andato via ad aprile del 2022 e l’ufficio urbanistico è di nuovo nel caos per detta degli utenti!!! In un Comune come quello di Ceglie Messapica che ha una carenza ormai atavica di personale per la quale le due giunte Caroli non hanno provveduto in alcun modo a sistemarla, a procedere con l’assunzione o concorsi, il Sindaco Palmisano risponde con l’istituzione di una nuova area, dove viene assegnato, si ripete, personale a mezzo servizio, per coprire due aree contemporaneamente.

Istituire una nuova area, senza entrare nel merito sulla opportunità o meno della scelta del dirigente effettuata, comporta l’aumento dei costi, ma soprattutto una disorganizzazione oggettiva poiché per istituire l’ottava area il Sindaco ha dovuto prendere personale di aree diverse e metterlo al 50% al servizio di un’area e al 50% al servizio di un’altra aria. Questo a mio modesto avviso crea una disorganizzazione all’interno dell’amministrazione comunale. Infine voglio porre l’attenzione su un’altra questione. Da qualche giorno sono state restituite alla città le edicole votive. L’intervento rientrava nell’intervento di restauro e risanamento conservativo delle Stazioni della Via Crucis ubicate in Via San Paolo della Croce nell’ambito dell’Avviso Pubblico Pubblicato sul BURP regione Puglia Bollettino 148/2019 del 19.12.2019.

Ebbene io non sono un’esperta di restauro e conservazione, ma è evidente che qualcosa in quel restauro non torna, e anche in questo caso a mio avviso manca un effettivo controllo sulla spesa del denaro pubblico. Innanzitutto l’intonaco realizzato alla base è in evidente contrasto con la pietra, assumendo una colorazione assurda e sembrano plastificate.

Nella prima edicola mancano le colonne, nella seconda i bassorilievi sono danneggiati, la terza che era quella meno rovinata è la più integra, alla quarta manca una colonnina. Il restauro dovrebbe essere finalizzato ad un ripristino più possibile uguale all’originale. Le ultime due non sono state restaurate, e non se ne comprende il motivo, e sono prive di parti importanti. Infine una edicola giace a pezzi abbandonata in un immobile del Comune. L’intervento è costato 50.000 euro. Ebbene questa la situazione in breve su alcune questioni che ho ritenuto di attenzionare. Sarà mia cura informare la città sul prosieguo delle questioni.