L’Ambito Territoriale n. 5 ha siglato, nei giorni scorsi, un Protocollo d’Intesa con RTS “Giardini di Pietra” costituito dalla Società Cooperativa Sociale “Progetto Lavoro”, dall’Associazione Circolo Culturale Salvador Allende e dal Circolo Arci-Uisp Crispiano.
“Il Documento intende promuovere – chiarisce l’assessore alle Politiche Sociali, Donatella Infante – percorsi di inclusione sociale per i soggetti deboli attraverso interventi specifici di sostegno alle politiche di prevenzione del rischio di esclusione sociale e di promozione di migliori condizioni di vita di cittadini e famiglie pugliesi in condizione di svantaggio economico-sociale, a valere sull’Avviso n. 6/2011 P.O. Puglia 2007 – 2013 Fondo Sociale Europeo promosso dalla Regione Puglia”.
L’Ambito si impegna a collaborare nell’attuazione del progetto, a garantire il proprio intervento individuando, attraverso l’Ufficio di Piano, i soggetti svantaggiati secondo i target di riferimento del piano finanziato, e ad avviare percorsi di inclusione a seguito dell’espletamento di un’analisi delle situazioni di emergenza sociale locale.
La Cooperativa Sociale si occuperà di realizzare una rete territoriale di strutture pubbliche e private in grado di favorire percorsi di inserimento lavorativo ai destinatari del programma: sette ragazzi in età lavorativa ma non ancora diciottenni, classificabile nella categoria dei N.E.E.T. (Not in Education, Employment or Training): giovani che non lavorano e non studiano, non cercano occupazione o, peggio, non saprebbero neppure come orientarsi per farlo. Sono ragazzi che non hanno molti mezzi economici e culturali, a rischio devianza ed emarginazione sociale e spesso appartenenti a famiglie multiproblematiche, con deficit di socializzazione, e in situazione di difficoltà economica.
Fra gli obiettivi del progetto conoscere il territorio delle cento masserie, le tecniche di lavorazione della pietra salentina, la storia e il valore dei muretti a secco, dei trulli e degli altri manufatti seminaturali che caratterizzano il paesaggio rurale pugliese; saper usare i principali strumenti per lavorare in sicurezza; imparare termini tecnici legati al lavoro in una seconda lingua, in particolare l’inglese (l’italiano nel caso di lavoratori stranieri); e sperimentare la nascita di un orto urbano, comunitario, in uno spazio messo a disposizione dalle amministrazione locali.