Protestano i genitori della Damiano Chiesa

Da quanto appreso la chiusura del presso e del centro di cottura dello stesso è dovuto all’inagibilità di alcuni spazi.

“La chiusura del nostro plesso mette in difficoltà diverse famiglie della comunità carovignese, non ci aspettavamo questa scelta da parte della Commissione Prefettizia a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico”. Queste le parole dei genitori dei bambini che frequentano il plesso Damiano Chiesa, dopo la scelta della Commissione di Gestione del Comune di Carovigno di non utilizzare la scuola e non aprire il centro cottura della stessa per problemi alle cucine e all’elevatore presente nella struttura. “Attualmente non sappiamo quando inizierà realmente l’anno scolastico – affermano i genitori – i nostri bambini verranno trasferiti in alti plessi, le classi smembrate, questa scelta rende ad alcuni genitori diversi problemi di tipo logistico. Noi genitori abbiamo scelto la scuola per i nostri figli anche per una questione logistica che oggi viene meno a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico”.

Da quanto appreso la chiusura del presso e del centro di cottura dello stesso è dovuto all’inagibilità di alcuni spazi e dunque per risistemarli, la commissione straordinaria che gestisce il Comune di Carovigno, ha deciso di spostare le classi del plesso “Chiesa”, in altri spazi dove è possibile anche attivare il servizio mensa, visto che le maggiori problematiche della struttura riguardano la cucina e lo smistamento del cibo per gli alunni dal vano cucina agli spazi di refezione.

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“Sono stati effettuanti nel tempo diversi lavori – proseguono i genitori – e non vediamo rischi per il personale della società partecipata “Carbinia” che offre il servizio mensa, infatti come accaduto lo scorso anno, per portare il cibo negli spazi di refezione, vi è uno scivolo che dà la possibilità con dei carrelli di portare il cibo nelle classi senza rischio da parte degli operatori della mensa”. I bambini in questione sono circa 100 e le loro famiglie devono pagare il prezzo più alto in un periodo difficile per l’economia familiare: “Anziché tutelare i nostri bambini e le scuole, nella nostra città, l’economia e i tagli si fanno proprio sulla loro pelle e come sempre sulla scuola – concludono i genitori – possiamo dire che il plesso in questione è uno dei migliori in Carovigno, dove si è sempre respirata una bell’aria, infatti alcuni lo definiscono un’isola felice che si caratterizza per la serenità, la comprensione e la gioia che le insegnanti trasmettono ai nostri figli. Adesso ci aspettiamo, da parte della Commissione, una risposta adeguata alle nostre esigenze di genitori”.