L’inziativa esaltando lo splendore di questo segmento meraviglioso di Creato ed evidenziando l’importanza del custodirne inalterata la bellezza vuole inoltre ricordare a ciascuno, e sopratutto a chi di competenza, il forte insegnamento della dottrina sociale della Chiesa.
“[L’uomo] non deve «disporre arbitrariamente della terra, assoggettandola senza riserve alla sua volontà , come se essa non avesse una propria forma ed una destinazione anteriore datale da Dio, che l’uomo può, sì, sviluppare, ma non deve tradire ». Quando si comporta in questo modo, « invece di svolgere il suo ruolo di collaboratore di Dio nell’opera della creazione, l’uomo si sostituisce a Dio e così finisce col provocare la ribellione della natura, piuttosto tiranneggiata che governata da lui»” (CDSC 460).