Una giornata alla scoperta dei reperti archeologici emersi nella riserva marina di Torre Guaceto.
Ha preso il via nella giornata di ieri a Torre Guaceto una nuova campagna degli scavi archeologici, nell’oasi marina di Torre Guaceto. «L’evento di apertura della campagna di scavi archeologici 2022 di Torre Guaceto» è stata annuncia una nota del Cda dell’Area marina protetta nelle scorse settimane e nella giornata di ieri 15 giugno 2022, sono iniziati i lavori di scavo, che proseguiranno fino al primo luglio 2022. Successivamente gli scavi verranno ricoperti per consentire a tutti la fruizione della spiaggia e le visite guidate estive.
I referenti del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, il presidente Rocky Malatesta, del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, Teodoro Scarano, e del Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, Claudio Cavazzuti, in accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce e Brindisi, hanno divulgato i primi risultati ottenuti, è stato ritrovato «un sito con deposizioni funerarie a cremazione della tarda età del Bronzo (XIII-XII sec. a.C.) che conta ben 15 tombe già solo per l’area interessata dagli scavi, nella zona che va dalla seconda alla terza caletta dell’area protetta, nel cuore della riserva». La campagna di scavi condotta lo scorso anno ha dato risultati sorprendenti, venne alla luce una necropoli risalente alla tarda età del Bronzo riconducibile agli abitanti del villaggio che sorgeva sul promontorio della torre simbolo dell’area protetta. Gli archeologi in quella occasione dissero trattarsi di «un sito di importanza continentale».
All’avvio dei lavori erano presenti il presidente del consorzio di Torre Guaceto Rocco Malatesta, il prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni, i commissari di gestione del comune di Carovigno, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ed il presidente della Provincia di Brindisi Tony Matarrelli, accompagnato dal consigliere provinciale Rosalia Fumarola. “Volevamo celebrare questo momento importante per Torre Guaceto – ha sottolineato il presidente Malatesta – abbiamo ritrovato delle tombe a 300 metri dalla torre, ritrovamenti che risalgono all’età del bronzo, tutto questo grazie alla preziosa collaborazione con l’università del Salento e dell’Università di Bologna. Abbiamo voluto celebrare questa giornata con le istituzioni regionali e locali del territorio, li abbiamo invitati e portati in tour che strizza l’occhio alla sostenibilità ed alla natura”.
Una giornata dedicata alla conoscenza del luogo a partire dagli scavi archeologici fino a passare per la Torre, simbolo della riserva naturale, un percorso che si è concluso con la riconsegna all’ambiente marino di una tartaruga curata nel centro di Serranova. Un gesto bellissimo, quello della liberazione della tartaruga, avvenuto nella giornata mondiale delle tartarughe, il 15 giugno.
“Attualmente gli scavi continueranno – prosegue il presidente – fino al primo luglio, poi gli spazi di scavo verranno coperti per lasciar spazio ai fruitori della spiaggia e della natura. Gli scavi che hanno interessato negli anni scorsi Apani, fino ad arrivare nella nostra zona, sono sicuro che ci regaleranno ancora altre scoperte risalenti sempre a quell’età, quella del bronzo”.
Novità di quest’anno della campagna scavi, il coinvolgimento dei visitatori: “Ad orari prestabiliti – conclude Malatesta – i nostri archeologi si possono fermare e dare soddisfazione ai visitatori, oppure raccontare ai cittadini del posto le scoperte fatte durante la campagna di scavo. Negli ultimi giorni tra i ritrovamenti anche delle palafitte presenti in mare di Torre Guaceto”. Un luogo magico quello di Torre Guaceto che oltre alla natura, continua a far conosce un territorio fatto di persone, luoghi e storie che raccontano la storia dei nostri avi.