Il secondo passo verso l’accordo è stato raggiunto. Aria di disgelo, almeno per il momento, tra il consorzio di Torre Guaceto ed i proprietari del terreno di Punta Penna Grossa. Nell’udienza fissata ieri, infatti, al Tar i legali della cooperativa hanno chiesto ed ottenuto il rinvio della discussione al 29 luglio prossimo. Una soluzione questa avanzata per permettere di chiudere la trattativa nel tavolo della mediazione, già in atto tra le parti. Nel corso dei due incontri infatti, è emersa la volontà sia del consorzio di Torre Guaceto sia della cooperativa, per questa vicenda di trovare un punto comune d’accordo, ed evitare che possa essere un organo terzo come il Tar ad esprimersi sulla controversia, doppia in questo caso. I legali dei proprietari dei terreni, infatti, si erano rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, della deliberazione con la quale il consorzio di gestione di Torre Guaceto ha deliberato di gestire in proprio il parcheggio pubblico in passato gestito su aree di proprietà dei ricorrenti; inoltre si erano opposti alla deliberazione del commissario straordinario del comune di Carovigno del 27 aprile 2015 che consentiva l’utilizzo a parcheggio temporaneo, per il periodo che da maggio ad ottobre 2015, delle aree in località “Pennagrossa”. La soluzione che in questo momento i legali delle due parti stanno vagliando, è che il consorzio possa restituire il 15 ottobre prossimo l’area completamente bonificata. Questo permetterebbe alla riserva di poter utilizzare l’area per il parcheggio e quindi evitare che possano esserci gravi problemi e inconvenienti vari, dovuti in particolare all’elevato traffico veicolare. Nella controversia e per mantenere il livello di occupazione per coloro in quali fino allo scorso, lavoravano nel parcheggio il neo sindaco di Carovigno, Carmine Brandi aveva chiesto al consorzio di poter impiegare queste risorse umane della città in altre servizi all’interno della riserva.  Intanto restano aperte anche altre vertenze. Ieri si è aggiunto anche un report di Legambiente. Nove campionamenti sui trenta eseguiti lungo le coste pugliesi, in corrispondenza delle foci di fiumi, canali e torrenti, presentano ancora livelli di inquinanti molto elevati e per otto di questi il giudizio è di “fortemente inquinato” per l’elevato inquinamento microbiologico riscontrato. Tra gli otto con un tasso estremamente alto la foce del torrente del canale Reale a Torre Guaceto.

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